Il Gestore dei Servizi Energetici, società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che promuove lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica ha infatti dato il via libera alla richiesta di Trenitalia, predisposta esclusivamente da personale interno alla società, per ottenere dei Certificati Bianchi relativi ai nuovi treni regionali, che miglioreranno la qualità dei servizi forniti ai pendolari in tutta Italia.
“La qualità energetica e ambientale dei treni che abbiamo selezionato testimonia il ruolo di leadership che Trenitalia ha nel Paese per innovazione e sostenibilità”, sottolinea Barbara Morgante, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia.
“Siamo molto orgogliosi di aver raggiunto questo risultato grazie alla professionalità e alle competenze presenti in azienda. Questi nuovi treni consentiranno di risparmiare una gran quantità di energia, un vantaggio per l’ambiente ma anche per l’azienda, che vedrà ridurre i costi in bolletta e potrà essere più competitiva”.
La società di trasporto passeggeri su ferro del Gruppo FS Italiane è tra i primi consumatore di energia elettrica del Paese e per far muovere i suoi quasi 8mila treni al giorno assorbe una quantità di corrente pari a quella utilizzata dall’intera città di Milano.
Dal punto di vista ambientale il treno si conferma mezzo sostenibile e green in quanto la CO2 emessa è ben inferiore a quella che altri modi di trasporto produrrebbero a parità di volumi di traffico.
Trenitalia ha coinvolto i più grandi fornitori di treni del mondo e tutte le sue competenze interne per investire con determinazione nell’efficienza energetica.
Lo ha fatto anzitutto lavorando sulla sostenibilità delle proprie officine: Trenitalia, nell’arco dei prossimi 4 anni, sarà in grado di coprire buona parte del proprio fabbisogno con energia fotovoltaica autoprodotta.
E il medesimo approccio è quello usato lo scorso anno anche in occasione della più grande gara per l’acquisto di mezzi ferroviari mai svolta nel nostro Paese, una fornitura di 450 nuovi treni destinati al trasporto regionale, per un valore complessivo di circa 4 miliardi di euro, che inizieranno a correre sui binari a partire dal 2019.
I bandi di gara per l’acquisto di questi treni hanno infatti richiesto ai produttori, come criterio premiale per l’aggiudicazione, il massimo della tecnologia e dell’innovazione per contenere i consumi di energia e l’impatto ambientale, spingendo l’industria del settore a fare un significativo salto di qualità in avanti.
Il risultato è stato sorprendente: i convogli vincitori avranno soluzioni tecnologiche d’avanguardia, capaci di garantire consumi di molto inferiori a quelli registrati dai treni attuali. Leghe leggere, alti rendimenti delle apparecchiature elettriche, motori a ventilazione naturale, sensori di CO2 per calibrare al meglio l’utilizzo della climatizzazione delle carrozze, ma anche analisi del ciclo di vita del prodotto, riciclabilità prossima al 100 per cento, spazi per il trasporto e la ricarica di bici elettriche e molto altro.
Uno sforzo che consentirà, nell’arco di vita dei nuovi convogli, di evitare l’emissione di quasi 4,5 milioni di tonnellate di CO2, quello che nello stesso periodo di tempo riuscirebbe ad assorbire una foresta con non meno di 15 milioni di alberi.
Non è la prima volta che Trenitalia ottiene risultati positivi grazie alle innovative caratteristiche tecniche in materia di efficienza energetica richieste per i propri convogli. Nel 2015 infatti anche il Frecciarossa 1000 ha ottenuto lo stesso riconoscimento.